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Patronato Inas Cisl: boom di richieste per maternità e disabilità

lentepubblica.it • 6 Agosto 2014

I dati dell’Inas-Cisl: molto ridimensionate le consulenze sulle pensioni, nel 2013 sono cresciute del 153 per cento le istanze riguardanti servizi legati alle fragilità familiari. Per minori e nuclei con disabili in quattro anni richieste quadruplicate

Sempre più persone si rivolgono al patronato Inas Cisl per richiedere servizi di sostegno alla maternità, in particolare quando nel nucleo familiare ci sono persone con disabilità. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio sociale del sindacato, le pratiche aperte per servizi dedicati alla maternità hanno avuto un incremento nel 2012 del 153 per cento, in particolare quelle per maternità e disabilità sono passate da 35.467 del 2010 a oltre 167mila nel 2013.

Nel dettaglio, per quanto riguarda i servizi richiesti ai patronati, a fronte di un ridimensionamento dell’attività nell’ambito previdenziale dovuto alle norme che hanno ridotto complicato l’accesso alla pensione – spiega ancora la Cisl – il perdurare della crisi economica ha invece prodotto un’impennata delle istanze per prestazioni del sistema di welfare. In particolare, per le istanze relative ai congedi parentali patrocinate dall’Inas, l’incremento annuo, che storicamente si attesta intorno al 5 per cento,  dal 2008 ha avuto una crescita più che esponenziale: +7,78 per cento nel 2008; +10,49 per cento nel 2009; +9,84 per cento nel 2010; +90,85 per cento nel 2011 fino al picco massimo del +152,99 per cento nel 2012 rispetto alle domande presentate nel 2011.

Il patronato sta sviluppando servizi innovativi per andare incontro alla domanda di famiglie che si trovano in situazioni di fragilità – spiega Alessandro Geria,  responsabile nazionale delle politiche socioassistenziali e del Terzo settore Cisl -. A fianco degli sportelli in cui ci si occupa solo di procedure per pensionati e lavoratori, si sta  sviluppo sempre di più anche un’attività informativa e di supporto alle famiglie. Sono sempre più richieste, infatti, informazioni sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, in particolare per chi ha carichi familiari gravosi, come situazioni di disabilità o di non autosufficienza”. Per far fronte alle richieste è stato potenziato lo sportello Maternità e disabilità selezionando un gruppo di operatori, con lo scopo di garantire la presenza omogenea di specialisti a livello regionale. Il personale è stato formato attraverso due corsi che hanno approfondito il tema della maternità, paternità e della disabilità.

In totale le persone che si sono rivolte al patronato Inas sono raddoppiate in sei anni: passando dai due milioni del 2008 ai quattro del 2012. “La Cisl ha portato avanti un lavoro diffuso che, anche negli anni della crisi 2011, 2012 e 2013 non ha cessato di dispiegarsi sul territorio – sottolinea Pietro Cerrito, segretario confederale Cisl – le nostre strutture hanno ottenuto risultati che hanno riguardato positivamente la realtà sociale del proprio contesto. Con la crisi che avanza e con risorse che scarseggiano, gli ulteriori tagli ai fondi dei comuni non lasciano presagire nulla di buono, poiché immediatamente questi tagli del Governo si trasformano in tagli alla spesa sociale adottati dai comuni stessi. Questo non deve frenare la nostra attività sul territorio, oggi la complessità dei problemi con i quali ci misuriamo, ci impongono anche di dotarci di forme nuove di conoscenza e di sapere, poiché è chiaro che l’universalismo nella erogazione dei servizi sarà un universalismo selettivo”.

FONTE: Redattore Sociale

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